La Filosofia Reggina cambia casa….

Cari amici, in questi 2 mesi ci siamo divertiti tanto insieme a voi in questo spazio web, anche più di quanto preventivassimo! Raggiungere le 60 mila visite totali è stato un risultato straordinario per un blog appena nato. E proprio per questo motivo abbiamo deciso di cambiare piattaforma (i più attenti avranno notato che il blog è stato sviluppato su wordpress.com) e mettere in piedi un sito self-hosted (mamma che parolona!) su wordpress.org. Tranquilli, per voi sarà tutto trasparente, dovrete solo ricordare il nome del nuovo sito, ovvero www.lafilosofiareggina.it.

Il nuovo sito avrà la stessa struttura di questo, anche graficamente, cercando di rendere il più indolore possibile il passaggio.

Nel nuovo sito troverete tutti gli articoli pubblicati fino ad ora, compresi i vostri commenti. Altro da dire…niente! Ancora qui siete? Forza…tutti sul nuovo sito!!!

p.s. questo sito resterà attivo ancora per un pò di tempo ma non verrà più aggiornato…

by lo staff de La Filosofia Reggina

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Quello che gli uomini non dicono ….

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Eh si , cominciamo a scoperchiare il vaso di Pandora : cosa pensano veramente gli uomini quando parlano con le donne? Scopriamolo insieme!

Rocco passeggia per le vie del centro e da lontano scorge una bella donna alta e slanciata, prima l’ammira e poi, guardandola bene, si rende conto di conoscerla, quindi ci si avventa come un falco:

Rocco: “Ciaooo Loredana, come staiiii? Quanto tempo che non ci si vede!” (Minkia chi si bona figghia! )
Loredana: “Ciao. Eh sì, era da un po’ che non ci s’incrociava.” (Cu e’ chistu?)

Rocco: “Erano anni. Ma che strano , dicono che Reggio sia così piccola e invece non ci incrociamo fin dai tempi della scuola.” (Malanova na ‘ncocciai mai an giru )
Loredana: “Magari frequentavamo posti diversi.” (Cu è chistu?)

Rocco: “Dai, dimmi di te. Cosa hai fatto di bello in tutti questi anni? “ (Mindifuttu i chiddu chi facisti speriamu mi si sbriga mi mi cunta cusì ‘nci cercu mi nescimu aniti)

Loredana:“E che ti devo dire , ne ho passate di cotte e di crude, mi sono sposata ….”
Rocco ( tra sé e sé): Buttana ra culonna é maritata
Loredana:“Ma poi ho divorziato…..”
Rocco:(Bonuuuuuu, ‘nci mangia)
Loredana: “E mi son rimasti due splendidi bimbi.”
Rocco: (Cazzulata speriamo mi avi a carchirunu chi ‘nci teni sinnò ma fazzu ‘nto culu.) Che bello! Mi dispiace se hai divorziato e quindi sofferto ma son contentissimo per via dei bimbi. Quanti anni hanno? (U Signuri mi nd’hannu i 15 in su )
Loredana: “ Pina ne ha 11 e Alessandra 6. “ (Ora mu ricurdai a stu stortu.Era ddu chiumbinazzu chi culi i buttigghia chi mi muriva arretu e eu no cacava mancu i strisciu)
Rocco: “ Ah beh, sono grandi allora, sei in tempo per riviverti una seconda giovinezza. “ (Iamu chi stasira si futti)

Loredana: “Eh no, necessitano di tante attenzioni e sono contraria alle baby-sitter ….
Rocco:  (JASTIMA)
Loredana: “ Ma in compenso ho mia sorella che quando mi capita di uscire li bada lei (Tantu cu tia non nesciu mancu si mi mmazzunu, a costu mi ma tappu cu cementu armatu) . E tu che fai di bello ? “ (Comu minimu stu nerd avi a iessiri ingegnere)
Rocco: “ Sono Ingegnere informatico presso una grande azienda del nord (a mmazzai), mi va piuttosto bene, ho pure la Mercedes (e cu chista é fatta)
Loredana:  (appunto … ‘nduvinai e cu si ‘ndi futti ra Mercedes? ) “Ah però, son contenta. E sei sposato?” (non pensu propriu…cu ti voli)
Rocco: “ No, sono libero come l’aria, il matrimonio non fa per me, mi opprime e io sono uno spirito libero (chista si voli scialari, non voli legami, non è cchiù maritata e ‘nci piaci mi vai masculi masculi)

Loredana: “ Bravo fai bene.” (Certu chi sì liberu…sì bruttu,’ mbasciu e rossu)
Rocco: “ E tu? Dopo anni di oppressione immagino abbia voglia di donare del tempo a te stessa e vivere appieno la tua ritrovata libertà.” (Iamu, dimmi chi ‘nduvinai e stasira facimu jochi i focu)
Loredana: “ Eh no, caro Rocco, io sono un’ inguaribile romantica sempre in cerca dell’anima gemella. Malgrado tutto, credo ancora nell’amore eterno.” (Certu chi mi vogghiu scialari, ma cu chiddi boni, no cu tia! )
Rocco: (JASTIMA) “Comprendo perfettamente  (JASTIMA).  Quindi  stai con qualcuno?”
Loredana: “ Sto frequentando un amico. Diciamo che ci stiamo conoscendo.” (Certi nottati i focu quando me soru si teni i figghioli chi non ti dicu e non ti cuntu!)
Rocco: (JASTIMA) ” Insomma sei felice non ti manca niente.” (Iamu storta, ultima possibilità, dimmi che qualcosa non va)

Loredana: ” Assolutamente niente. Sono serena , la mia vita fila liscia e non cambierei nulla.” (Leva manu, non ti nesci nenti stortu)
Rocco: (JASTIMA) “ Fantastico, me ne compiaccio, (JASTIMA). Beh, si e’ fatto tardi devo scappare. E’ stato un piacere rivederti (mavafanculu buttana). Ci si becca per strada allora. “ (si ti viu ti ‘mbestu ca machina)
Loredana: “ Certamente Rocco, con piacere. ” (Su viu cangiu strada)

Rocco: “ Ok allora, ciao ci si vede.” (Va caca)
Loredana: “ Certo Rocco, ciao! “ (Va minati na pugnetta)

By Notturno 

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La Calabria punta sulla fig..ura della Gregoraci: sarà la nuova testimonial della Regione

Come ogni serata post lavorativa, dividendomi tra facebook, twitter e tv, ho dato un’occhiata alla rassegna stampa locale. Ovviamente via internet, si intende, giornali non ne compro ormai da un secolo! E tra le varie notizie, ce n’è stata una che mi ha fatto sbarrare gli occhi, che fino a quel momento erano ben assopiti. Su Zoomsud.it leggo il titolo: “Donne e Invidia? Se la Regione propone il modello Gregoraci”. 

No, non ci posso credere. Ma la Gregoraci non è forse quella famosa per aver sposato Flavio Briatore, uno degli uomini più ricchi d’Italia?!? Si, è lei. Leggo un pò sempre sul sito il curriculum vitae della donna calabrese, magari avrà qualche dote culturale tenuta ben nascosta:

“Ventiquattresima a Miss Italia nel 1997(neanche la Uefa, uffa), vince però nello stesso anno il titolo di Miss Sorriso; poi prende il volo, partecipa a una celebre puntata di Ciao Darwin (veline contro intellettuali, le prime capitanate da Elisabetta Canalis, la seconde da Irene Pivetti, la differenza mica si è capita), e quindi gli esordi nel magico mondo di Hollywood : nei suoi memorabili film “Il cielo in una stanza” dei Vanzina, “Le ragazze di piazza di Spagna”, “C’era un cinese in coma” e il pluripremiato “Un medico in famiglia” il suo sorriso catalizza le attenzioni di tutti. A questo punto sfonda anche in tv, dopo un inizio poco promettente (il suo primo programma “ritorno al presente”, viene chiuso per microascolti ): conduce la rubrica d’approfondimento Sipario su ReteQuattro, dove il re dei giornalisti Emilio Fede la piazza anche a leggere le previsioni del tempo; ciò (finalmente) rivela le sue non comuni doti comunicative e la finezza dell’interloquire. L’apice della gloria televisiva lo tocca conducendo “Buona Domenica” con Paola Perego, dove rivela il proprio carattere determinato litigando con il cattivone Corona, che accusa la conduzione di aver formato il cast per amicizie e gossip. Per cumparati, alla calabrese. Le invidie e le gelosie naturalmente sono tante e lei si è vista piovere addosso accuse false quasi come il divertimento delle discoteche del marito: prima Vallettopoli, da cui uscirà prosciolta e solo macchiata dal fango gettato su di lei, poi (attualmente) per qualche peccatuccio fiscale.”

Un gran bel curriculum per rappresentare la Calabria!!! La mente mia passa subito però ad un altro pensiero: 28 anni, morta suicida perchè voleva lavorare in Calabria. E la regione, di contraltare, propone la Gregoraci come volto-simbolo della Calabria. Una Calabria dove si arranca, si annaspa, si vive alla giornata ma ma allo stesso tempo ricorda ai propri figli di studiare perchè questo è l’unico modo per provare a costruirsi un futuro,  propone il modello della donna che svolta sposando un riccone. Edificante.

Non contesto la bellezza della donna, è fuori discussione ma è possibile che dobbiamo lanciare il messaggio che una calabrese per “sfondare” debba necessariamente sposare un potente?

D’altro canto però, non mi sento neanche di affondare il coltello più di tanto: purtroppo è la società attuale che ti impone determinati clichè. L’immagine è tutto ed al diavolo la cultura, non possiamo certo associare la nostra regione a qualche personaggio anonimo calabrese dal rispettoso curriculum. Per compiere un gesto del genere servirebbe tanto coraggio. Meglio una scelta semplice e chissà, magari l’anno prossimo ci ritroviamo con un secondo Billionaire sul lungomare di Reggio Calabria. Annessi vipsssssssssss.

by Filosofo

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10 cose da non chiedere a tua moglie

1.NON CHIEDERLE MAI mi jetta un sacchettu i mundizza(‘dda vota cu jetta u teni cu brazzu tisu e ca punta i ll’unghi!!!)
2. NON CHIEDERLE MAI di esimersi mi ti caccia ru carrellu ra spisa tuttu chiddu chi pigghiasti tu…
3. NON CHIEDERLE MAI comu mai nci veni nta testa mi caccia a purbiri ra televisioni in perfetta sincronia cull’occasioni i gol da Reggina
4. NON CHIEDERLE MAI comu si poti fari non mi si rriva in orario a n’appuntamentu(se’ nd’amu a viriri e 9 si parti ra casa e 9 e menza…tantu puru imugghieri i ll’autri portunu ritardu!)
5. NON CHIEDERLE MAI comu mai si faci sempri a doccia quandu avi u sugu supra o focu. Tantu si sì brucia, a curpa è a tua chi no controllasti!
6. NON CHIEDERLE MAI mi faci na fila a Posta! Chi vvoi,idda avi a matinata china, è megghiu si vai tu ‘nta pausa pranzu ru lavuru!

7. NON CHIEDERLE MAI comu faci mi si bbampa u to stipendiu dopu chindici iorna e non mi porta nenti a casa!
8. NON CHIEDERLE MAI di rinunciare a ‘mbudduriarsi comu “Nefertari” ‘nte linzola e tu passi a notti mi tiri a to porzioni i piumoni!
9. NON CHIEDERLE MAI comu mai idda ti rici non mi mangi assai e poi si iasa a notti cu pinzeri ‘nta Nutella!
10. NON CHIEDERLE MAI di rinunciare a spiegarti comu funziona u mundu e che tutto quello, di cui ai punti da 1 a 9, ha un fondamento scientifico: IDDA NA SETTIMANA PRIMA RU CICLU,DURANTI U CICLU E ANCHE ‘DDU IORNA DOPU RU CICLU AVI U DIRITTU MI TI RUMPI I “GABBASISI”!!!

By Ettore Mongiovì

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Reggina: “Ciao Piermario”, il cuore davanti a tutto

Finalmente una bella notizia in chiave Reggina, ma non parliamo di calcio “prettamente giocato”. Sul sito della Reggina Calcio da questa mattina è visibile il comunicato relativo alla decisione di giocare la prossima partita del campionato di Serie B (Sabato ore 15 ci sarà Nocerina-Reggina) con una maglia in ricordo di Piermario Morosini, giocatore scomparso tragicamente il14 Aprile scorso.

Inoltre, la maglia commemorativa potrà essere acquistata dai tifosi con il ricavato interamente devoluto alla sorella del compianto giocatore.

La Reggina così nel prossimo incontro rinuncerà agli sponsor ed agli introiti. Un gran bel gesto, da sottolineare con forza, soprattutto perchè questa volta viene messo da parte il ritorno economico per far spazio al sentimento. Il dolore dei nostri ragazzi (alcuni sono stati anche compagni di squadra nella Reggina) è palpabile, così come per il Presidente Foti. Su tutti, annoveriamo Emanuele Belardi, numero 1 della nostra squadra il quale è stato compagno di squadra di Morosini ad Udine per diversi anni. Riportiamo un post scritto da Belardi su Twitter: “Addio amico mio quante cose abbiamo condiviso in questi anni a Udine con te va via 1 pezzo della mia vita!!!per sempre nel mio cuore.”

Ricordiamoci che i calciatori ancor prima di essere calciatori sono uomini. E come tutti gli uomini hanno dei sentimenti, delle emozioni. Il denaro non sostituirà mai tutto ciò.

Grazie Presidente, grazie ragazzi per il gesto compiuto. Siamo veramente fieri di tifare per la Reggina.

Di seguito il comunicato apparso sul sito:

Un’idea nata dalla commozione, dalla partecipazione e dal profondo dolore per la scomparsa di un ragazzo straordinario, prima ancora che un calciatore che ha fatto parte della famiglia Reggina.

Il club, insieme a tutta la comunità amaranto, vuole far sentire il proprio sostegno alla famiglia di Piermario Morosini.

Oggi, ai funerali del centrocampista bergamasco, in rappresentanza non solo della Reggina ma di tutti gli sportivi dello Stretto, presenti il Presidente Foti ed Emanuele Belardi, suo grande amico ed ex compagno di squadra. Una maglia amaranto con il suo nome ed il 25 sulle spalle riposa sul feretro insieme a lui.

La Reggina, sabato a Nocera, giocherà con una divisa unica, dedicata alla sua memoria. Il club ha infatti rinunciato alla possibilità di ospitare i marchi delle proprie aziende partner le quali, allo stesso modo, per onorare il ricordo dell’ex centrocampista amaranto, hanno fatto a meno di una grande occasione di visibilità.

Una maglia, insomma, ornata soltanto di due parole capaci di dar voce all’intero popolo amaranto. “CIAO MORO!“.

Le maglie indossate dai nostri calciatori sabato allo Stadio San Francesco di Nocera saranno in vendita per un’offerta libera a partire da 60 euro.
E’ attivo il canale per le prenotazioni attraverso la casella mail dedicata: store@regginacalcio.com.

L’intero ricavato, frutto della generosità di tutti gli sportivi e cittadini calabresi sarà devoluto a Maria Carla Morosini, sorella di Piermario.

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I primi jorna ra ‘zzita….

La chiamai un giorno al cellulare… lei rispose soavemente: “Ciao Rocco, come stai!?”

Aveva il tipico accento strascinato e cantilenante di Reggio Calabria ma dietro c’era anche qualcosa di più: una bella voce. Scoprii poi che dietro c’era anche un bel viso, ‘nzomma non era mala a figghiola.

Un giorno andammo a Scilla a cenare, una passeggiata in riva al mare e nenti… dopu anni i celibato, ero scapolo convinto, contento e felice, nenti: cedia e mi fici ‘zzitu.

Ora voi non sapete ma LEI, me mugghieri, all’inizio non era così. LEI, me mugghieri era dolce, ti guardava con quegli occhi chi pariva nu ‘gnedduzzu.

Arrossiva se la guardavo, una parolaccia non la diceva neanche sotto tortura. I primi tempi erano solo SI AMORE MIO, COME DICI TU AMORE MIO.

Mi mandava gli sms la mattina, non andava a dormire se non prima rientravo dal lavoro (quando facevo i lavori programmati di notte… ah! Bei tempi!! O pila chi trasiva!), passeggiavamo mano nella mano, occhi negli occhi.

E ieu pinzava: o come sono fortunato, o chi culu chi eppi mi mi ‘mbatti sta figghiola!!!

Perché ieu, stortu, non è chi mi chiediva MA COM’E’ CHI CHISTA, TANTU BRAVA, TANTU DUCI, NON ESTI ZITA?!?

No, ieu pinzava chi aviva fattu tridici. E inveci: a fici a ‘n tridici!!!

Si perché LEI, me mugghieri, una volta messo l’anello al dito si è trasformata.

Già durante i preparativi del matrimonio avevo notato qualcosa di strano, mi purtava i negoziu in negoziu: “Guarda tesoro, non è deliziosa questa alzatina? Guarda Micio, ma questa Gateau mariage non è quella che hai sempre desiderato?”

E ieu a vardava, già lì mi l’aviva a scaddari chi non putiva essiri normali sta figghiola. Ma ero ‘nnamuratu, a vuliva fari cuntenta (e poi, dicimula tutta: almeno stava zzitta na stampa e ieu putiva farmi i me cazzi)E così mi maritai e finia mi fazzu cucchiari.

Si perché se i primi mesi di matrimonio la mattina LEI, me mugghieri, si alzava mezz’ora prima di me, sottoveste di raso nera, vestaglia, per preparami il caffè che mi portava a letto, con vassoio e biscottini fatti in casa dalle sue delicate manine.

Adesso IEU mi iasu sulu, vaiu in cucina, aspetto che LEI, me mugghieri, si iasa dopu menz’ura, e poi preparo il caffè (idda u voli caddu!!! Pi l’amuri ru Signuri, non ci dati u cafè friddu chi diventa ‘na belva).

‘Nto frammenti IEU mi stiru a camicia (ma prima chiuru a porta ra stanzetta… u rumuru ru ferru i stiru a poti russigghiari. Megghiu? Diciti vui?? Ma siti pacci!!! Haiu ancora 10 minuti i silenziu ‘nta casa, vi dicu ieu!!) e iasu chianu i tapparelli.

E alla fine sento che la porta della camera da letto si apre.

Ora voi non lo sapete ma “l’esemplare D’Amico”, comu a chiama Frati Meu, a matina esti na specie i orsu. Comu faci na figghiola con ‘na faccicedda tantu pulita (perché dicimula tutta, mi faci nisciri pacciu ma me mugghieri è bona! [1]) mi si spara nu repertorio i mali paroli no sacciu. Sapi paroli chi mancu ieu canusciu!

LEI, me mugghieri, la mattina non ama che le si parli per un quarto d’ora (idda u dici sempri! E IEU ovviamente chi fazzu? ‘nci parru!) e così mi prendo la mia personale vendetta: mentre è voltata di spalle per prendere il tazzone ieu ‘nci mucciu u cafè. Comu si vota e no viri cumincia mi si varda ‘ntorno mi cerca a tazzina. A trova ma nel frattempo ‘nci ‘m mucciai u tazzoni ru latti.

Perché LEI, me mugghieri, a matina esti nu diesel, prima mi carbura ‘nci voli. ‘Bbuccazzia chi pari nu camionista ma avi i riflessi lenti e quindi ieu mi pozzu vendicari ma pigghiu a buffettuni.

Ma poi la guardo, i capelli arruffati (nenti, mancu un capiddu jancu avi, IEU sugnu chinu i quant’avi chi mi maritai), la faccia stropicciata piena piena di “singhe” (non avi mancu na ruga, IEU sugnu chinu i quant’avi chi mi maritai) e capisco solo una cosa: LEI, me mugghieri, esti na rumpipalli ma IEU, so maritu… ‘nci vogghiu beni assai assai… Forse…

By Rocco Misiano

[1] U sacciu… ma l’haiu i latu e mi sta vardandu cu occhi chi non mi piaciunu. IEU non vogghiu durmiri supra nu zerbinu!

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A PERLA DU MEDITERRANEU

Ora vi cuntu i na città bedda e gloriusa,
chi m’ispirau sti versi comu fussi na Musa,
cusì bedda chi poti sulu mi si ama,
si no capiscistu già, vu dicu ieu: Riggiu si chiama.

Da Magna Grecia fusti na colonia splendenti,
i Bronzi i Riaci sunnu a testimonianza viventi,
e aniti cu museu e chi resti ill’antichi mura,
canuscimu puru nui a noschra vera cultura.

Ma a to storia non fu tutta rosi e sciuri,
fusti puru na città travagghiata e china i sciaguri,
fami, guerri, disgrazi e terremoti,
ti ‘mpoveriru e distruggiru nu scasciu i voti.

Ma dopu tuttu si ancora ccà,
e guai a cu nda tocca a noschra bedda città.
Cchiù ti vardu e cchiù nte to billizzi mi perdu,
e puru si mi ‘lluntanu, i tìa non mi sperdu.

Nd’hai u lungomari cchiù beddu d’Italia,
cu na visuali e nu scenariu chi ammalia,
suli e caddu deci misi all’annu,
a ttia l’Hawaii nu baffu ti fannu.

A to genti semplici, allegra e volenterusa,
ti rendi ancora i cchiù na città calurusa,
i to sapuri, i to sciauri e i to culuri,
non sunnu paragonabili o cchiù beddu sciuri.

E puru si nd’hai problemi e disoccupazioni,
nui ndi rivolgimu a Madonna da Cunsulazioni,
chi du to populu esti patruna,
e nci chiedimu grazia e paci mi ndi duna.

Si cchiù rara e preziusa i nu gioellu,
puru m’esti u diamanti cchiù bellu,
ti fa vuliri beni du calabrisi e puru ill’estraneu,
tu si na perla, a perla du Mediterraneu.

by Federica Tripodi

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E TU…CHI FEISBUC SI’?!?

Clicca qui per leggere la prima parte

TREMA MONDO, MONDO TREMA …

Eccoci qui di nuovo, come promesso siamo tornate, lente d’ingrandimento alla mano, per le nostre indagini avvelenate.

Non ci avete preso molto sul serio la prima volta … secondo noi vi siete cacati sotto e avete pensato: ORA NON CI RAMU CUNFIRENZA E CHISTI SI SUDDIUNU E SI ‘NDI VANNU A FANCULU.

E invece no, Bastardi, tutto il contrario.

Siamo avvelenate proprio perché ci avete ignorato. Quindi ieri notte non siamo andate a dormire e abbiamo visitato le vostre bacheche, una per una, e abbiamo scoperto che NOI SIAMO QUELLO CHE CONDIVIDIAMO.

Non avete capito??

E ora ve lo spieghiamo meglio.

Su Facebook esistono delle tipologie psicologiche di utenti in base al contenuto delle note che vengono pubblicate e/o condivise.

Analizziamole una per una, e poi ricitindi si non è beru chi siti vui!!!

  1. CATEGORIA A: I CIANGIULINI

Sono le persone che in bacheca postano note del tipo “I sogni muoiono all’alba e io sono morta con loro” oppure “Ti cerco nella notte ma i tuoi occhi sono spenti e io ho perso la strada”. Beddi nostri, a parte facitivi ‘na flebo i ottimismo, vi comunichiamo che puru i jatti niri si rattunu quantu vi leggiunu supra a Feisbuch. Minkia chi siti pesanti!!! ‘ndi calau u latti ri ginocchia.

  1. CATEGORIA B: AMA DIU E FUTTI U PROSSIMU

Sono le persone che in bacheca condividono cani e gatti malati e ‘bbandunati. Iasati u culu e jiti e faciti volontariatu ‘nti nu canili e portatinci chiddu chi vanza quandu finiti i mangiari. I cani e i jatti non mangiunu link o noti…

  1. CATEGORIA C: U LIUNI ‘NCAZZUSU

Sono le persone che usano i link e le note per comunicare quello che dovrebbero essere in realtà: “Io sono buona ma se mi incazzo ti spacco il culo” oppure “Io appaio cattiva ma in realtà sono un cerbiatto di foresta”. Ma a cu cazzu ‘nciu cunti, nui mangiamu e durmimu bonu puru senza mi sapimu sti cosi. E soprattutto: ma cu cazzu ti canusci???

  1. CATEGORIA D: I SENZA PATATA E I SENZA PISELLI

“Amo tutti i miei amici di Facebook: grazie per la vostra amicizia, siete fantastici” oppure “Nella vita non devi essere la seconda scelta di nessuno”. U sapiti chi liggimu nui ‘nti sti link??? “Minkia non m’ a ressi e ora ristai cu ‘ngagghiu”. Sicundu nui chisti vivunu sulu supra a feisbuc, anveci mi nesciunu e mi trovunu cacchi r’unu. Sperano di intenerire cercando di apparire orsacchiotti, ma la scopo finale è sempre chiddu: di fare le “cosacce” SITI ‘MBOZZATI!!!!

  1. CATEGORIA E:  QUELLI CHE… ORA TI CANCELLO PREVENTIVAMENTE

“Se vedi questa nota vuol dire che sei ancora mio amico e non ti ho cancellato”. Si, perché alcuni mica ti cancellano e basta, no… iddi si ‘zzuppunu u pani, ti ‘vvisunu prima, tu mandunu a diri, a tipu SCHIANTITI E STATTI CU ‘DDU PERI’ NTA ‘NA SCARPA. Si mi vo cancellari fallu, senza mi mu rici. Tantu a mia… CHI MI ‘NDI FUTTI? VIA QUELLO, UNO PIU’ BELLO!

  1. CATEGORIA F: QUELLI CHE FANNO… IN TIME

Non capiscistuvu vero? Anveci sicundu nui vui faciti i Scecchi ‘nto lenzolu, siti cusì piddaveru.
Quante volte sulle bacheche trovate gli status di quelli che devono fare la cronaca della loro vita: “SPESA TIME, SHOPPING TIME, STUDIO TIME, BUONANOTTE TIME” o quelli che ti pubblicano le loro foto in pose assurde, tipo davanti allo specchio col musso a culu i jaddina. Ci sono pure quelli che mettono i link ai video con loro che si fanno la doccia: beddu piattu i pisci!!! Ma sapiti chi vi rispundimu nui: VA CACA TIME!

  1. CATEGORIA G: I BASTARDI DENTRO

Pi nui sunnu i megghiu. Sono quelli che parlano sempre chiaro in faccia. Sono quelli che pubblicano sempre link simpatici e divertenti. Sono quelli che non scambiano la bacheca per il muro del pianto. Sono quelli che “non devono chiedere mai!”. Sono quelli che “anche se mi lassa a zita cu si ‘ndi futti!!!”. Sono quelli che capisciru tuttu ‘nta vita!!!! Perché sorridono sempre e magari ‘nd’hannu chiù problemi i vui ma non venunu mi vu cuntunu. Sono intelligenti… simu nui va, u capistuvu no??

In conclusione da oggi in poi, quando pubblicate qualcosa, facitvi na dumanda: MA IEU… CHI FEISBUC SUGNU?

 Vi amiamo, Bastardi!!!

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH (RISATA SATANICA)

By Miss Schianto & Miss Sdirrupo

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Gli appuntamenti del Reggino: “La sala d’attesa dal medico!”

Hai aspettato, hai rinviato, hai sperato, hai ignorato ma alla fine hai dovuto cedere: “ha jiri ‘nto mericu.”

E così controlli gli orari (“Mannaia la cavalla, dumani u mericu ‘nc’esti ri l’ottu a menziornu”), prendi una mezza giornata di permesso in ufficio e ti rassegni: domani mattina dovrai alzarti presto.

La sveglia suona alle 6 di mattina, ti russigghiasti puru prima ru suli, ti vesti con le prime cose che ti capitano sotto mano (“si ok, i mutanti sunnu sdillabrati ma tantu pari chi m’avi a visitari i sutta? mi roli a spadda, basta m’è pulita a canottera!”) e anche se è ancora presto, arrivi allo studio medico che sono appena le sette, nella speranza di essere uno dei primi.

Speranza vana, dato che trovi in fila già 6 persone rigorosamente over 60, rigorosamente cu maglioncinu i lana anche se fuori ci sono 28 gradi all’ombra, rigorosamente cu denti ‘mbilinatu già i prima matina.

Scusate ma chi è l’ultimo della fila?” azzardi timidamente.

Comu??” ti ripetono in coro, e tu hai già capito che sarà una lunga giornata.

Scusati, cu esti l’urtumu???” ripeti, ormai parli ad alta voce come loro.

Ahhhh no sacciu, ieu sugnu u primu” di dice un signore.

Ieu vegnu dopu i vui veru?” domanda un altro.

Ieu quandu ‘rrivai vitti chi nc’erunu iddi” risponde un terzo.

Ancora non capiscisti cu esti l’urtumu… ma tieni d’occhio le sei persone, tanto una cosa l’hai capita: tu si l’urtumu!

I presenti iniziano a chiacchierare tra di loro ed, ovviamente, gira e volta si parla sempre dei bei vecchi tempi e di come “IDDU” ‘rrialava nu miliuni pi ogni figghiu masculu!!! Apposta ora non si fannu chiù figghi!!!” finchè non ti accorgi che si sono fatte le 8 e mezza.

Le persone iniziano a rumoreggiare, del dottore neanche l’ombra, la segretaria non si intravede all’orizzonte

E certo, stu curnutu ru mericu, chi si ‘ndi futti! Pari chi esti iddu chiddu malatu?

Mah Cummari, chi v’haiu a diri, maru a cu av’a bisognu!

Il malcontento aumenta ogni minuto che passa, si va dalle minacce verbali (“Comu ‘rriva ‘nci fazzu nu lisciabussu chi viriti!!”), alla minacce fisiche (“dumani vaiu ALLASL e u cangiu, stu scarparu! ‘nci putiti calari a pasta”) finchè non arriva il Dottore. E tu che sei lì pensi che a breve assisterai alla rivolta popolare, alla presa della Bastiglia, e invece…

A bellezza ru Dottori!!! Comu stati! Vu pigghiastuvu u cafè? Vaiu e vu pigghiu?

Ma come? Fino a un secondo prima folle minacciose reclamavano la testa del re tiranno e adesso tutti a fare l’inchino, peggio di Schettino?

Ti accomodi perplesso nella sala d’attesa, il primo paziente entra dal Dottore, della Segretaria manco l’ombra. Prendi una delle riviste poggiate sul tavolino e scopri, con una certa amarezza, che l’opzione è tra giornali di gossip che risalgono al lontano 1990, quando ancora non sapevi neanche esistesse una cosa chiamata cervicale o reumatismi (canuscivi sulu a frevi mangiuna… ma chidda è n’atra cosa) e riviste mediche, che non fanno altro che aumentare il tuo grado di ipocondria.

Decidi di lasciar perdere la lettura.

Nel frattempo la segretaria è finalmente arrivata, stivale a mezza coscia, gonna ascellare, capello biondo, bocca rosso fuoco e immancabile chewing gum ‘nta bucca. Ti verrebbe da dirle che i provini per UOMINI E DONNE di Maria De Filippi sono da un’altra parte ma lasci correre.

I Signori in sala d’attesa diventano improvvisamente arzilli, le Signore si fanno il segno della croce e murmurianu paru paru, odi aggettivi che iniziano con B e terminano con A ma non credi che dicano BELLA… ma ti’ndi futti. Si ficiru i 10 e ancora ‘ndi trasiru sulu tri!

Finchè all’ingresso non spunta lui, il terrore delle sale d’aspetto: IL RAPPRESENTANTE!!!

A no, sintiti, sulu vui mmancati stamatina” lo aprostrofano alcuni dei presenti “nui tinimu chi ‘ffari

Iddi… tenunu chi ‘ffari… tu… inveci no!

Nel frattempo arriva una vecchiarella:

Scusate, lo saccio che non sono in fila ma haiu a fari na sola rigetta, pozzu? Vi dispiace? Chi vaiu di prescia, mi nesci u figghiolu i l’asilo e ‘nc’ aiu a pigghiari u merluzzettu mi su mangia

E la segretaria in risposta:

“Signora non c’è problema, il Dottore adesso è chiuso a chiave dentro lo studio, ma non appena SCHIAVA potete entrare” [1]

Ok hai capito tutto: cuminci mi rriri sulu sulu, ti guardi intorno. Sei su SCHERZI A PARTE!!! AVANTI: AUNDI SUNNU I TELECAMERI?!?

By Ketty D’Amico

[1] Tratto da un dialogo vero!!!!

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MISS SCHIANTO E MISS SDIRRUPO: I DISGRAZII NON VENUNU MAI SULI

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La Filosofia Reggina  è lieta di presentarvi Miss Schianto e Miss Sdirrupo, per gli amici “Le Valchirie”, due nuovi acquisti del blog.

E’ da tempo che ci seguono sulla pagina partecipando attivamente con i loro interventi provocatori.

Per questo motivo, essendo due persone molto polemiche e pungenti(non vi diremo chi sono, lasceremo a voi il “piacere” di scoprirlo, se ci riuscite), abbiamo deciso di coinvolgerle per provocarvi un po’e giocare con voi.

Di volta in volta affronteranno diverse tematiche, da quelle più leggere a quelle più serie, ma sempre con un tono ironico. Sembrano cattive ma sono delle adorabili canaglie!

Che dire altro?

Buon lavoro e buona lettura!!!

 

E alla fine ce l’abbiamo fatta, ora tocca a noi. Ci avete dato la parola e da questo momento ve ne diremo delle belle senza guardare in faccia nessuno, saremo “Il Terrore di Facebook”.

Niente sfuggirà alla nostra penna, provocatoria e graffiante.

Osserveremo tutto quello che accadrà intorno, il nostro occhio malizioso vi seguirà ovunque, anche in bagno (ricordatevi di tirare l’acqua e abbassare la tavoletta), leggeremo ogni giorno le vostre bacheche per farci i cazzi vostri: saremo le “Grandi Sorelle”.

Il Filosofo, dopo tanto insistenza da parte nostra, “con grande gioia” alla fine ci ha dato questa possibilità (praticamente ci inchimmu a testa, u pigghiammu pi sfinimentu!!! ‘Ndi rispundiu: E FACITI COMU CAZZU VULITI, BASTA MI VI CACCIATI I ‘DDOCU ).

Siccome non amiamo perdere tempo ci presentiamo:

siamo in due, amiche per la pelle, una sputa e l’atra ‘ddica, abitiamo nello stesso palazzo e abbiamo un’età indefinita (non ve la diremo mai, putiti schiattari)! Viviamo in un piccolo paese vicino Reggio Calabria e trascorriamo le nostre giornate discutendo di economia mondiale (“mancu li cani quantu si fici caru Giuliu ddu mercateddu”) e fame nel mondo (“aundi ‘nd’ a ittamu a spisa stasira?”).

Da quando abbiamo conosciuto Facebook e la pagina della Filosofia Reggina abbiamo allargato l’orizzonte dei nostri argomenti, studiando per tanto tempo vizi e virtù delle persone, ‘ndi ‘ncasciammu ‘nta sti quattru mura e non niscimmu chiù.

Pensate che stiamo scherzando?

E invece no e ve lo dimostriamo: cuminciamu mi tagghiamu a Redazioni du blog, di quattru scasacani chi si crirunu cu sapi cui:

IL FILOSOFO, non perché sei il capo redattore, ne abbiamo anche su di te. Garibaldi, la Resistenza, la politica, i Briganti… E BASTA!!! Non ti sopportiamo più, sempre a cercare la polemica, passaru 150 anni, siamo nel terzo millennio “A cira squagghia e u Santu non camina”!!!

LA FILOSOFA, lei si intende di calcio, lei si intende di Reggina, lei si sciarria cu chistu e cu chidd’atru… va ‘llaviti ddu piatti che è meglio!!!

ADMIN3, il logorroico, i nu pilu faci nu capiddu, Mamma di qua e Mamma di là, Reggio di su e gli Arancini di giù: va lavura che ‘nda facisti a manuvella!!! E pa cronaca: tu nesci pacciu pi l’arancini i l’Alhambra ma nui i ‘ssaggiammu e fannu propriu cagari!!!

IL NOTTURNO, puntuale come Trenitalia (inchi!), se non fosse per lui non ci sarebbero note sulla pagina (i chi?? Spadda liscia!). Ti sciali mi fai u ceddazzu cu chista e cu chidd’atra, ma non viri chi si chiù bruttu e chiù vecchiu i na mummia? Va rigettati ‘nta cacchi museu.

L’ESEMPLARE D’AMICO, Ketty D’Amico, fissata con le fotografie e la cronaca minuto per minuto della sua vita, che ‘ndi comunica puru quandu vai ‘o cessu, che stressa suo marito con mille raccomandazioni ma poi ‘nciù voli ‘mbiddari a n’atra mara figghia. Ma a noi che ce ne fotte? Sunnu cazzi toi bella!! Quando suo marito ha fatto il decalogo fici scialari tutti i masculi e puru i fimmini

Ketty D’Amico fattilla ‘na dumanda “Può essere chi chi me osservazioni staiu scassandu i palli a chiddi chi mi leggiunu??”.

BUONGIORNO MONDO… Giusi Iannì. Lei è la poetessa. Lei ti dà il buongiorno in modo alternativo. Lei è quella che pubblica sulla bacheca le note strappalacrime. Lei è quella che ogni cosa che succede ti ripete “Mannaia li minni”: O bedda ‘nda facisti a ciaramedda!

LA CASALINGA DISPERATA, Stefania Zuccalà: si lamenta che ha un marito porco, una macchina Belva e la sera avi bisogno i l’ogghiu santu mi si ripigghia. Inoltre si sente una strafiga e dici chi avi 25 anni. Ma a cu cazzu ‘nciù cunti!??Sicundu nui esti vecchia e racchia e puru frustrata. Si non ti piaci a sunata fatti i valigi e vatindi ra casa. Ma basta chi non ti lamenti.

Questo è solo l’nizio, l’antipasto, e siamo state anche buone dato che per questa volta abbiamo frenato le nostre dita incallite sui tasti. Ma dalla prossima volta non avremo nessuna pietà: metteremo delle frecce avvelenate nei nostri archi e ne scoccheremo tante.

E’ chiaro quindi: facciamo come ci pare, diciamo quello che vogliamo e ce ne fottiamo di tutto e di tutti.

Siamo arrivate cattivissime, agguerrite,ribelli e senza peli sulla lingua, per dire tutto quello che gli altri vorrebbero, ma che  non hanno le palle per farlo.

AHAHHAHHA (RISATA SATANICA)

MONDO TREMA, TREMA MONDO,

E’ FINITA LA PACE PER TE!

SIAMO DUE AMICHE

SIAMO VALCHIRIE

SIAMO DELLE TRITAPALLE

E’ INUTILE CHE VI NASCONDETE

TANTO VI TROVIAMO.

STASERA PRIMA DI ANDARE A DORMIRE

CONTROLLA SOTTO IL TUO LETTO,

DENTRO IL TUO ARMADIO.

IL PROSSIMO POTRESTI ESSERE… TU!

AHAHHAHHA (RISATA SATANICA)

Vi amiamo Bastardi!!!!

By Miss Schianto & Miss Sdirrupo

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